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Creare una risorsa innovativa ed educativa per comprendere e leggere in modo critico la storia delle migrazioni dentro e fuori l’Europa: è questo l’obiettivo della rete nata intorno al progetto Lives in Motion.

Dopo un periodo di ricerca sulle nozioni storiche fondamentali per il suo sviluppo, gli educatori di Maghweb, CPS, ANP | WWF e Polylogos hanno ufficialmente dato il via all’elaborazione del toolkit destinato a studenti e studentesse delle scuole superiori (15-18 anni), ma anche alle loro insegnanti, per affrontare in modo sfaccettato e da una prospettiva postcoloniale, storica e pluralistica il fenomeno della migrazione.

Grazie a una serie di sessioni intensive ospitate a Palermo, che hanno coinvolto educatori ed educatrici internazionali e locali, studenti e studentesse del Master Migrazioni, Diritti e Integrazione dell’Università degli studi di Palermo e un esperto locale di cartografia alternativa, le organizzazioni promotrici del progetto hanno definito i prossimi step dello sviluppo di questo innovativo kit educativo. Durante le giornate di attività e di lavoro di gruppo le persone e le realtà coinvolte hanno potuto confrontarsi e condividere le proprie prospettive rispetto alle migrazioni, portando culture e sensibilità differenti, e definito in maniera collettiva ogni elemento che darà forma al toolkit. 

Un’attività di “mappatura immaginaria” ha inoltre restituito complessità ai flussi migratori che hanno da sempre contraddistinto la storia umana e che saranno documentati nella prima risorsa dello strumento educativo realizzato: una mappa alternativa e postcoloniale delle migrazioni economiche, politiche e ambientali dall’Europa all’Africa, dall’Africa all’Europa, dal Medio Oriente all’Europa, dall’Europa orientale a quella occidentale e dall’Europa settentrionale a quella meridionale.

Le attività delle giornate di lavoro si sono concluse con un tour alla scoperta di alcune opere di street-art a Palermo, un’esperienza utile a raccontare la quotidianità di una città multiculturale e un modo per fornire ulteriori spunti per lo sviluppo delle interviste che serviranno a raccogliere sei testimonianze di persone con background migratorio che diventeranno risorse del il toolkit. I profili delle persone da intervistare sono stati selezionati e definiti durante il primo evento di progetto, da poco conclusosi. Infine, una sessione di prova di varie metodologie del teatro dell’oppresso ha permesso al gruppi di educatori di identificare gli elementi fondanti del gioco di ruolo, anch’esso parte del toolkit e pensato per stimolare l’empatia e la capacità di mettersi in ascolto delle emozioni contraddittorie e complesse suscitate dai diversi tipi di migrazione, dai ruoli assegnati che rivestiranno diverse posizioni di potere e scenari che permetteranno a chi gioca di rivivere le storie delle testimonianze raccolte.

Il toolkit educativo è stato ideato nell’ambito del progetto Lives in Motion, con la precisa volontà di contrastare le narrazioni riduttive delle migrazioni e di partecipare attivamente all’educazione europea in chiave postcoloniale, un’educazione che deve “disfarsi delle strutture di potere coercitivo prodotte dal colonialismo e delle tecnologie di espropriazione e disumanizzazione permanente che minacciano la sopravvivenza umana e planetaria” ( Foluke Adebisi, 2023)

After an initial month of preliminary research for the toolkit’s essential historical remembrance content, educators from Maghweb, CPS, ANP | WWF and Polylogos have officially launched the development of the Lives in Motion toolkit, a non-formal educational resource which aims to stimulate a decolonial, historical, critical and pluralistic understanding of migrations into, out of and within Europe among high school students (15-18 years old).

Thanks to a series of intensive development sessions in Palermo involving the delegation of international and local educators, members of the Migration, Rights and Integration Master’s Degree and a local alternative cartography expert, the partnership has defined the next steps for the toolkit’s collaborative creation. The gathering enabled the educators to assemble their different critical and cultural gazes on migrations and collectively form the concrete details of each fundamental element of the educational resource through dynamic non-formal activities. An “imaginative mapping session” helped participants establish the multi-directional directions of the patterns of human movement that will be documented in the first part of the toolkit: an alternative, decolonial map of economic, political and environmental migrations from Europe to Africa, Africa to Europe, the Middle East to Europe, Eastern to Western Europe, Northern to Southern Europe and vice versa.

A city tour through Palermo’s street-art style testimonies of the daily reality of living in multicultural communities and work environments inspired the development of interview and research questions for the toolkit’s six contemporary and historical testimonies, the profiles of which were also defined and voted on during the event. A trial session of various theatre of the oppressed methodologies enabled the educators to define the founding elements of the toolkit’s empathy-driven role play game: the contradictory and complex emotions of different kinds of migrations, task-based roles with different power positions and scenarios which recreate the key stages of any given given migration which will be present in the testimonies’ stories. The development of the resource is now in full motion, empowered by the participants’ collective desire to counteract reductive narrations of migrations and actively take part in Europe’s decolonial educational movement and the creation of knowledge that “unseats colonially produced structures of coercive power and technologies of permanent dispossession and dehumanisation that threaten human and planetary survival.” (Foluke Adebisi, 2023)