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A Gaza il sogno dell’apertura di una scuola di Circo Sociale si fa sempre più concreto e l’arte circense, utilizzata da diversi operatori sociali per aiutare bambini e ragazzi a potenziare le capacità di resistere ai traumi e alle tensioni che la guerra continua a provocare, fa sorridere e regala momenti di spensieratezza. È così che sulla Striscia si combattono le devastanti conseguenze psicologiche di un assedio che dura da anni: a colpi di clave, palline da giocoleria, trampoli e buffi nasi rossi da clown.

Tutto ha inizio nel 2011, quando un gruppo di ragazzi provenienti da varie zone della Striscia di Gaza, con il supporto di animatori di piccole associazioni e di organizzazioni internazionali belghe, francesi, spagnole e italiane, si è avvicinato all’arte della giocoleria, della magia, dell’acrobatica e della clowneria, lavorando alla realizzazione di quello che chiamano “il nostro sogno”.

Oggi sono 7 gruppi composti da ragazzi tra i 20 e 30 anni che assiduamente si allenano e praticano questa arte e provengono dai campi di Jabalya, di Shati e di Gaza City. Il progetto della scuola di circo prende il nome di Gaza Team for Circus.

A fianco dei circensi gazawi c’è anche l’ong palermitana CISSCooperazione Internazionale Sud Sud, presente in Palestina da oltre vent’anni e impegnata dal 2008 in interventi psico-sociali tra i bambini. Di Gaza si parla sempre poco, ad essere raccontati sono solo gli eventi straordinari e ci si dimentica che è la più grande prigione a cielo aperto del mondo. Ogni giorno ci sono spari contro i pescatori, esplosioni e bombardamenti, per non parlare del continuo passaggio dei droni sul territorio della Striscia. Questa situazione ha delle forti ripercussioni sul benessere della popolazione, dei bambini in particolare, che nella maggior parte dei casi soffrono di disturbi post-traumatici da stress (PTSD). Gli operatori del CISS lavorano, infatti, per cercare di rafforzare quelli che sono i meccanismi di protezione per aiutare i bambini a reagire e superare i traumi; lo si fa attraverso l’arteterapia, la dramaterapia, la cromoterapia, ma soprattutto la ludoterapia durante laboratori psicosociali all’interno di centri che i bambini stessi costruiscono con l’aiuto di psicologi e animatori.

È per questo che il CISS ha supportato anche delle attività di clownterapia realizzate in diversi ospedali a Gaza City e Khan Younis, assieme all’organizzazione Red Noses Palestine.

Vivere a Gaza non rende sempre possibile lo scambio tra persone, non si può viaggiare e spostarsi liberamente, a prescindere dai motivi, che siano di studio o lavoro. Uno dei ragazzi del gruppo circense, per esempio, aveva avuto l’opportunità di andare a studiare nella scuola di circo sociale “Carampa” in Spagna per poi riportare l’esperienza al gruppo di Gaza, ma la chiusura e l’assedio hanno fatto sì che il suo visto scadesse senza che riuscisse a lasciare il paese. Stessi problemi anche per un gruppo di ragazzi ai quali un’associazione belga aveva offerto l’opportunità di partecipare ad un mese di formazione con il Palestinian Circus School che si trova a Birzeit, in Cisgiordania: sono ancora in attesa dei permessi da parte delle autorità israeliane perché il gruppo possa uscire dalla Striscia.

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Non si può sempre aspettare. È così che, tenacemente, i ragazzi palestinesi continuano la loro formazione da soli, guardando spettacoli e sperimentando tecniche che apprendono grazie a YouTube, cadendo, rialzandosi, trovando alternative per costruire da soli gli attrezzi e gli strumenti di giocoleria che non si trovano nella Striscia.

Spesso alcuni amici europei inviano loro delle attrezzature. Dopo l’arrivo di un monociclo, di alcune clave, i piatti cinesi, i trampoli e i cerchi i ragazzi di Gaza Team for Circus hanno iniziato a strutturare i primi veri spettacoli continuando sempre il lavoro con i bambini.

In questo ultimo anno i giovani circensi sono anche riusciti a trovare uno spazio per gli allenamenti a Beit Lahya. Qui, i più grandi condividono la loro esperienza con un gruppo di circa 15 bambini che, oltre i corsi di acrobatica e giocoleria, ultimanente stanno apprendendo l’arte della magia da un clown italiano, il Pimpa.

Anche Palermo potrà sostenere la scuola del Gaza Team for Circus partecipando il prossimo 20 dicembre (domenica) alla parata organizzata dal Ciss e dall’associazione Tanto di Cappello. La manidestazione vedrà sfilare da Piazza Bologni (ore 11,00) fino a Piazza Verdi, di fronte il Teatro Massimo, un folto gruppo di circensi siciliani che prenderanno parte all’iniziativa “Circo da sud a sud – Circo musica e teatro in Parata e in Piazza per il Gaza Team for Circus”.

 “…Ma la prigione è pur sempre a cielo aperto e il cielo che guardiamo è lo stesso e ci permette di sentire gli stessi sogni e di andare avanti nonostante tutto…” (Gaza Team for Circus)

 

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