Continuano le tragedie nel Mediterraneo: da gennaio ad oggi il numero di decessi tra i migranti è salito a 4621. La cifra è stata riportata dall’OIM (Organizzazione Internazionale per le Migrazioni) e resa nota il 18 novembre a Ginevra: si tratta di 1000 morti in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Il bilancio totale di decessi nel 2015 si era fermato a 3.777.
Negli ultimi tre giorni, sono stati registrati almeno 6 incidenti nel Mediterraneo, a seguito dei quali risultano dispersi circa 350 migranti. Lo scorso 3 novembre invece un naufragio a 25 miglia dalla costa libica ha provocato la morte di 239 persone. Il giorno dopo stati tratti in salvo circa 766 migranti, in 7 diverse operazioni di soccorso coordinate dalla Guardia Costiera a Roma.
Secondo i dati forniti dall’OIM, il numero esorbitante di persone decedute al largo del Mediterraneo è dovuto a due fattori diversi: il primo riguarda i tre grandi naufragi avvenuti alla fine di aprile e maggio, che hanno causato quasi 1.400 morti; il secondo fattore riguarda il mese di ottobre, molto difficile per via delle cattive condizioni del mare. Questo causa inevitabilmente molti incidenti. Per altro ad ottobre, negli ultimi anni, si sono verificati sbarchi sempre più frequenti e questo non fa che peggiorare la situazione.
In molti arrivano dall’Africa Occidentale, mentre sono sempre meno quelli che sbarcano in Sicilia dal Corno d’Africa e dal Medio Oriente. Giusi Nicolini, sindaco di Lampedusa, fa sentire la sua voce: “Basta con queste stragi, rischiamo un genocidio vero e proprio. Bisogna subito avviare i corridoi umanitari, altrimenti non finiremo mai di contare morti. Servono strumenti legislativi adeguati e poi pensiamo a queste persone che arrivano a Goro e vengono rifiutati. Incredibile”.
Qualcosa però a livello legislativo si sta muovendo: lo scorso 26 ottobre infatti è stato approvato alla Camera il testo di legge (per leggere il testo vai su questo link) per i minori stranieri non accompagnati. L’obiettivo è quello di stoppare il drammatico fenomeno delle sparizioni. Da gennaio ad oggi ben 20 mila bambini, arrivati sulle coste italiane da soli, hanno fatto sparire le loro tracce perché non trovano le garanzie per accettare l’aiuto umanitario e quindi si affidano ai trafficanti per raggiungere parenti o conoscenti altrove.
Molti i provvedimenti che avranno efficacia solo dopo il passaggio, e l’approvazione, del testo di legge in Senato: anzitutto l’istituzione dell’albo dei tutori civili, prima accoglienza in tempi certi e inserimento nella seconda accoglienza in strutture idonee dove trovare corsi di lingua e formazione, servizio protezione richiedenti asilo e rifugiati.
Alla Camera la legge sui minori migranti è stata approvata grazie ai voti del PD, a cui si sono aggiunti quelli di Sel e Movimento 5 Stelle. Contrari invece Fratelli d’Italia e Lega Nord.