Quasi sei milioni e mezzo di euro. E’ questa la cifra che verrà erogata dall’Agenzia Nazionale Giovani per la tornata di ottobre 2014, appena conclusasi con l’arrivo dei risultati delle tre chiavi della chiamata Erasmus Plus, programma finanziato dalla Commissione Europea. Tantissimi progetti approvati in tutta la penisola che daranno la possibilità all’Italia di ricevere migliaia di cittadini europei per dare vita ad una crescita intelligente , inclusiva e sostenibile dell’Unione secondo le linee guida del settennio 2014-2020 che mirano, fra le altre cose, a ridurre l’abbandono scolastico, conseguire titoli di istruzione terziaria e aumentare il potenziale di occupabilità dei laureati entro i tre anni dal conseguimento del titolo di studio.
Delle tre chiavi, la prima (KA1), quella dedicata alla mobilità individuale finalizzata all’apprendimento, è stata sicuramente quella più premiata con quasi cinque milioni di euro da erogare a tutte quelle realtà associative, centri di formazione pubblici e privati, aziende, comuni e gruppi informali che hanno deciso di partecipare al programma. A seguire la seconda chiave d’azione (KA2) finanzierà progetti per la cooperazione in materia di innovazione e scambio di buone pratiche all’interno dei Paesi dell’Unione Europea per un ammontare, solo in Italia, di un milione e quattrocentomila euro. Infine i progetti di sostegno per la riforma delle politiche (KA3) che assemblano un tesoretto di quasi duecentomila euro spalmati in sei progetti approvati nella penisola dei quali la metà avranno come base Roma, gli altri invece si svolgeranno fra Sicilia, Campania ed Emilia Romagna.
Nel bilancio generale spicca al primo posto del podio la Sicilia con ben 47 progetti approvati di cui 45 Key Action 1, le altre due proposte sono equamente ripartite sulle altre due chiavi. A seguire il Lazio che ospiterà 27 progetti, “medaglia di bronzo” per la Puglia con 23 proposte approvate, tutte sulla prima chiave d’azione. La situazione non cambia nelle prime due posizioni di testa riguardo la somma totale di finanziamento che verrà erogato con la Sicilia che riceverà poco più di un milione e centomila euro ed il Lazio con seicentosessantamila euro, al terzo posto, invece, si affaccia il Veneto con seicentomila euro maturati soprattutto grazie all’approvazione di una proposta KA2 da duecentosessantamila euro a Vicenza. Bene anche regioni come Umbria e Toscana che insieme agglutinano oltre un milione di euro di finanziamenti soprattutto grazie a tre progetti valutati positivamente sulla seconda chiave d’azione.
I risultati mostrano come sarà il Sud d’Italia l’area geografica nella quale verranno ospitati la maggior parte dei progetti, soprattutto KA1: il motivo della statistica è chiaramente da ricercare nel fattore economico visto che il costo più basso della vita nel Mezzogiorno permetterà agli enti vincitori di poter gestire meglio la diaria che verrà assegnata per ogni partecipante al progetto. La cifra da amministrare per ogni persona partecipante all’interno di uno scambio giovanile ad esempio (KA1) è di 39 euro al giorno, cifra sicuramente proibitiva per alcune regioni a nord del Lazio che con questa somma dovrebbero garantire vitto ed alloggio ai ragazzi provenienti dall’estero e dall’Italia stessa. Per quanto riguarda tutte le proposte approvate l’Agenzia Nazionale Giovani queste riceveranno un anticipo del 65%, contro l’80% stabilito nella guida questione che ha sollevato qualche apprensione e che ha ricevuto pronta risposta dal direttore stesso dell’Ang Giacomo D’Arrigo che a riguardo ha scritto:
“Provo, in breve, a darVi tutti gli elementi utili a considerare il punto della decisione ed il perché della stessa sul riconoscimento dell’anticipo del 65%. Sono consapevole che l’informazione circa il 65% è stata data dopo la presentazione dei progetti, ma ciò non è dipeso da noi: la Commissione Europea lo ha comunicato nel corso delle attività di formazione di fine aprile e ha reso la questione più chiara nel corso del mese di giugno mediante il documento di FAQ trasmesso alle Agenzie di cui in realtà siamo ancora in attesa di riceverne l’ufficialità. La Guida al Programma mostra, a pag. 202, un tabella nella quale si definisce che il prefinanziamento ai beneficiari è pari, per alcune tipologie di progetto (pressoché tutte quelle di “Youth”), all’80% del totale. Nella nota a pag. 203 si dice, però, che la percentuale di prefinanziamento può essere ridotta ulteriormente in caso di diminuzione del livello dei fondi messi a disposizione da parte della CE alle Agenzie. E la questione del 65% riguarda proprio questo passaggio. I fondi che la CE ha messo a disposizione delle Agenzie, in merito al prefinanziamento, sono pari al 65% e nel corso della formazione effettuata a Bruxelles la Commissione stessa ha stabilito che la percentuale di prefinanziamento da applicare a tutti i beneficiari doveva essere del 65%. E’ stato nostro compito manifestare già alla Commissione le nostre perplessità sia in merito alla decisione sia in merito alla comunicazione dell’informazione ai beneficiari visto che siamo consapevoli di quanto scritto nella Guida. Ma la Commissione, in un documento di FAQ inviato alle Agenzie, ha istituito che la regola generale è quella del 65% ma, ciononostante, le Agenzie possono applicare percentuali differenti a seguito di un’oggettiva analisi dei rischi che assicuri trasparenza e uguale trattamento dei beneficiari.
In considerazione quindi di quanto sopra (sia delle indicazioni della Commissione, sia del contributo che la Commissione ha erogato in tema di prefinanziamento che è comunque pari al 65%, sia in tema di trasparenza) si è deciso di allinearci a quanto stabilito in sede comunitaria. Non è comunque detto che nel futuro resti invariata questa percentuale. Stiamo valutando, con le dovute precauzioni ed autorizzazioni da parte della Commissione, una soluzione differente che sia comunque in grado di garantire uguaglianza e trasparenza per tutti i beneficiari del Programma Erasmus+.
Certo della Vostra comprensione, restando a disposizione per eventuali incontri con tutti voi, volti a migliorare e garantire una sempre maggiore partecipazione al Programma al fine di garantire il raggiungimento di risultati positivi per la crescita economica, sociale e culturale dell’Italia”.