In occasione dell’imminente lancio dell’ultimo report della Ong britannica Global Justice Now, il prossimo giovedì 25 ottobre, alle ore 18.30, il Circolo Arci Stato Brado ospita l’evento “Dal Mediterraneo alla Manica: quali resistenze contro le nuove frontiere?”, organizzato dall’Associazione Maghweb in collaborazione con Global Justice.
L’incontro sarà l’occasione per discutere di alternative alla chiusura delle frontiere e per interrogarsi su quali azioni a livello locale, nazionale o internazionale possono contribuire a sovvertire la retorica e le politiche anti-migratorie.
Il report in corso di pubblicazione “The Case for Global Free Movement” si interroga, sia da un punto di vista teorico che pratico, sulla possibilità di un mondo dalle frontiere aperte. Il documento propone una visione radicale in risposta alla crescente chiusura nazional-populista a livello internazionale, considerando le difficoltà pratiche e politiche di un sistema dai confini aperti ed esplorando approcci storici e contemporanei alla libertà di movimento.
In questo momento storico di crescita del populismo a livello globale è più che mai importante parlare di libertà di movimento: come contrastare l’ondata anti-migratoria? Come creare sinergie e collaborazioni che possano portare ad un cambiamento della situazione attuale? Si proverà a rispondere a questi interrogativi partendo dalle storie e dalle esperienze di “resistenza” sociale in due Paesi che hanno una grossa responsabilità storica, politica e geografica nella risposta alla crisi migratoria degli ultimi anni: Regno Unito e Italia.
Interverranno:
Oriana Lauria: Global Justice Now (UK)
Alessandra Sciurba: CLEDU / Mediterranea Saving Humans
Sergio Cipolla: Ciss – Cooperazione Internazionale Sud Sud
Richard Braude: ARCI Porco Rosso / Plan C (UK)
Kamal El-Karkouri: ARCI Porco Rosso/ Oxfam Italia (OpenEurope)