L’arte e il cinema diventano strumento per stimolare il dibattito e la partecipazione giovanile alla vita civica e sociale di due diverse aree interne d’Europa, quella dei Sicani, in Sicilia, e quella della Bassa Slesia, in Polonia. È l’idea alla base del progetto di partecipazione giovanile Bright Lights, l’iniziativa sviluppata da Maghweb con il supporto dell’Agenzia Italiana per la Gioventù, e in partenariato con Wrocławska Fundacja Filmowa, la fondazione cinematografica impegnata nella promozione del cinema polacco e delle produzioni indipendenti di giovani registi e produttori.
Bright Lights è nato allo scopo di migliorare l’offerta culturale nell’ambito delle arti visive e al tempo stesso rafforzare il ruolo dei e delle giovani come attori primari per lo sviluppo sociale e culturale dei propri territori di appartenenza, aree a rischio spopolamento e invecchiamento degli abitanti.
La prima azione del progetto ha permesso proprio a un gruppo di giovani di Palazzo Adriano, piccolo centro nel cuore della provincia di Palermo, di raggiungere la città di Wrocław e il piccolissimo borgo di Sokołowsko. Ad attenderli per dare avvio a uno scambio interculturale di una settimana c’era degli altri giovani partecipanti guidati dalla realtà partner Wrocławska Fundacja Filmowa: la fondazione cinematografica ha coordinato le giornate di attività proponendo esperienze non formali, proiezioni di film e documentari, visite guidate, incontri con animatori culturali e dibattiti con critici cinematografici o studiosi di cinema.
Sono moltissimi i musei e le sale cinematografiche visitate: gli spazi del DCF Kino, il primo cinema della Bassa Slesia risalente al 1910 che ogni anno organizza oltre 6100 appuntamenti tra festival, proiezioni e incontri con creatori e rassegne tematiche; il WFF – Wytwórnia Filmów Fabularnych, uno dei più grandi studi cinematografici della Polonia diventato nel 1954 la “fabbrica dei sogni di celluloide” di molti registi e produttori polacchi: dopo la seconda guerra mondiale gli studi del WFF svolsero un ruolo fondamentale per lo sviluppo del cinema polacco, diventando la casa di giovani professionisti che finalmente avevano la possibilità di realizzare i loro sogni su celluloide; ma anche gli archivi del regista, sceneggiatore e documentarista Krzysztof Kieślowski, e dell’artista legato alla neoavanguardia polacca degli anni Settanta e Ottanta Zygmunt Rytka, custoditi dalla Foundation for Contemporary Art – In Situ, nata per sostenere attività artistiche ed educative proprio nella piccola Sokołowsko.
È stato interessante inoltre conoscere le esperienze del DKF Politechnika, il club di discussione cinematografica che da oltre 60 anni organizza proiezioni presso l’Università di Scienza e Tecnologia di Wrocław, e il progetto di educazione cinematografica Polish Cinema for Beginners, l’iniziativa di promozione del cinema polacco attraverso cineclub e incontri ciclici con la formula della lezione-spettacolo-discussione alle comunità immigrate a Wrocław. Non sono mancati gli incontri con i festival di cinema, come lo Spektrum festival organizzato al Cultural Center di Swidnica, l’International Documentary Film Festival, o il festival cinematografico Hommage à Kieślowski, che ogni anno si tiene presso il Kino Zdrowie di Sokołowsko, uno spazio che racconta come anche in un piccolo centro di montagna si possa dar vita a eventi culturali dal grande valore educativo e sociale: il cine-teatro è pensato non solo per la visione di film, ma come spazio all’interno del quale proporre scambi di idee, workshop, conferenze e discussioni.
Un viaggio che ha permesso ai due gruppi di giovani di confrontarsi, e di condividere visioni ed esperienze che possano ispirare nuove iniziative cinematografiche e culturali per ampliare l’offerta nelle aree rurali dalle quali provengono e produrre contenuti culturali pensati per incentivare la partecipazione civica delle nuove generazioni.