“Ballarò rischiava di essere soltanto un nome, ma è innanzitutto una comunità che va ricostruita perché è finita per essere vittima non solo del crack ma anche della rassegnazione, della convinzione che niente cambia, che è inutile perderci tempo. Ballarò invece è un’alternativa alla rassegnazione e mostra come sia in atto una straordinaria competizione tra i quattro mandamenti per la costruzione di un futuro migliore”. A coronare l’ottimistica visione del Sindaco Orlando, intervenuto alla conferenza stampa di presentazione del Ballarò Buskers Festival, l’annuncio di una imminente “regolamentazione della zona con l’intenzione di trasformare il mercato di Ballarò in un’area pedonale”.
Dopotutto è passeggiando a piedi ungo il quartiere che si potrà godere nel migliore dei modi lo spettacolo portato in strada dal Festival: venerdì 20, sabato 21 e domenica 22, tre giorni in cui il volto di Ballarò cambierà e diventerà un carillon dal quale usciranno fuori saltimbanchi, equilibristi, funamboli, artisti, musicisti, cuntisti e poeti. Più di cinquanta artisti dislocati per sei piazze del Mercato storico di Palermo, una sorta di palco diffuso dove poter vedere diversi spettacoli in un’unica giornata.Così oltre a piazza Santa Chiara, piazzetta Mediterraneo, piazza Casa Professa, piazza Ballarò e piazzetta Schiera, ci sarà anche piazza Brunaccini che entra nel circuito degli spettacoli del Ballarò Buskers. Per tutti e tre i giorni tutta la zona sarà pedonalizzata e oltre agli artisti locali, nazionali e internazionali, sarà presente un folto gruppo di artigiani Alab che farà base tra via Porta di Castro e piazza Casa Professa.
Il Festival permetterà inoltre il libero accesso ai monumenti del quartiere con tre aperture straordinarie serali: venerdì 20 ottobre Notte a Palazzo Conte Federico, sabato 21 ottobre la Notte alla Torre medievale di San Nicolò e domenica 22 ancora le visite serali alla Torre.
Quest’anno ci saranno anche diversi laboratori per bambini organizzati il sabato e la domenica pomeriggio da tre realtà: l’Associazione Insule (“animali in natura” il sabato e “piccoli buskers” la domenica) il circ’Opificio (acrobatico, mano a mano e tessuti) e Erewhon (laboratorio di aquiloni). Altra novità sarà il Poetry Slam, chiunque vorrà potrà scrivere e leggere una sua poesia su un palco.
Obiettivo anche per quest’anno è quello di rilanciare e riqualificare il mercato storico di Ballarò e portare l’attenzione sul quartiere, fare scoprire squarci di questa parte di Palermo a volte trascurata ma che merita la cura di tutta la città, perché nei quartieri storici e popolari ci sono le radici del nostro popolo.
Le realtà che organizzano e che sono promotrici del Festival sono: Moltivolti, Logiche Meticce, Brushwood, Per Esempio, Circolo Arci Porco Rosso, Insule, Maghweb, Arci Tavola Tonda, cooperativa Terradamare, Santa Chiara, Handala e il Circ’Opificio. Realtà che quest’anno hanno costituito un’associazione che si chiama proprio Ballarò Buskers Festival. Il festival prende vita in seno all’assemblea di quartiere Sos Ballarò, nata proprio per intraprendere un percorso all’interno del rione che ponesse l’accento sulle bellezze artistiche, le buone pratiche e le relazioni tra gli abitanti e facendo leva su quelle forze positive per rigenerare l’Albergheria.
“Le iniziative che tendono a rigenerare territori, quartieri e aree di questa città – ha detto Massimo Castiglia Presidente della prima circoscrizione e fondatore dell’assemblea di quartiere Sos Ballarò – sono determinanti soprattutto quando raccolgono le istanze e le richieste dei cittadini e delle comunità locali. Il Mercato di Ballarò è stato fortemente coinvolto da questa iniziativa, che è una delle tante che si stanno portando avanti sui mercati storici della città”.
“Il Ballarò Buskers è uno dei tanti tasselli del lavoro che stiamo facendo per rilanciare questa parte della città – dice Marco Sorrentino della cooperativa Terradamare e presidente della neonata associazione Ballarò Buskers Festival – dalla battaglia per la regolamentazione dei mercati storici e dell’area di libero scambio presso l’Albergheria, alla creazione di aree di accoglienza turistica, la riqualificazione e rigenerazione urbana delle piazze e dei vicoli del quartiere, e il ritorno di un’area di mercato coperta, come l’antico capannone di piazza del Carmine.
“Ballarò Buskers – dice il sindaco di Palermo Leoluca Orlando – è una di quelle iniziative partite dal basso, che mira a ricostruire la comunità di grazie a SOS Ballarò e ai tanti cittadini ed organizzazioni che ne fanno parte, che l’Amministrazione ha voluto fare propria. Sono iniziative come questa, che uniscono riappropriazione degli spazi, socialità, cultura ed economia diffusa, a favorire la rinascita di pezzi della nostra città. Grazie a questo Festival, Ballarò e tutto il centro storico sono sempre più luogo di aggregazione aperti a tutta la città, un processo sempre più facilitato dalle pedonalizzazioni e dal recupero di tanti spazi. Ballarò, come la Vucciria, come il Capo, come Sant’Agostino e come tutte le aree mercatali storiche sono tutti simboli di Palermo e della sua capacità di rinascita, anche grazie a processi partecipati che vedono i residenti e i commercianti insieme nel promuovere e costruire la rinascita”.
“Dopo una prima entusiasmante edizione, – dice Andrea Cusumano, assessore alla cultura del Comune di Palermo – diamo continuità al Ballarò Buskers con una seconda edizione ancora più ricca che conferma la straordinaria vivacità e capacità attrattiva del quartiere. Un festival che accende i riflettori sul cuore pulsante di una Palermo positivamente propositiva, multiculturale e inclusiva”.
Le informazioni su tutti gli i spettacoli al seguente www.ballarobuskers.it/programma/