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L’amore, ha detto bell hooks, è: una combinazione di cura, impegno, conoscenza, responsabilità, rispetto e fiducia” (All About Love). Ed è proprio questa forma di amore che è stata costruita e condivisa collettivamente durante le attività di All You Can Love: sette giorni di formazione alla quale hanno partecipato 24 operator3 giovanili provenienti da Italia, Grecia, Polonia, Portogallo, Lituania e Repubblica Ceca. L’obiettivo? Lavorare insieme e scambiarsi competenze su come educare l3 giovani alla sessualità e alle relazioni da prospettive LGBTQIA+, decostruendo modelli di potere e disuguaglianza eteronormativi e portando le relazioni non normative e i corpi non conformi al centro dell’apprendimento dell3 giovani.

All You Can Love è stato realizzato nell’ambito dei progetti ExChange 2024 di Maghweb, finanziati dall’Agenzia Italiana per la gioventù grazie al programma Erasmus+ in collaborazione con CinergiesYouth Progress, InnovedLietuva, Nucleo de Inclusao e Idea for Life

Leggi le testimonianze e le esperienze raccolte dell3 partecipanti.


“Questo progetto mi ha aiutato a connettermi e a entrare in empatia con persone di ogni provenienza e luogo diverso e mi ha motivato a lottare per i diritti delle persone di ogni sessualità e identità”.
Eugenio Musafiri (he/him), partecipante italiano

Il percorso di apprendimento, strutturato in modo dinamico, ha formato l3 operator3 giovanili su temi fondamentali dell’educazione alla sessualità e alle relazioni, migliorando la loro capacità di gestire dialoghi, in modo coraggioso e sicuri con altr3 giovani, adottando una prospettiva basata sui diritti umani. Grazie a questo approccio, l3 partecipanti sono state format3 su argomenti complessi come la prevenzione delle infezioni sessualmente trasmissibili (IST), la decostruzione degli stereotipi e dello stigma correlati, le pratiche di piacere sicure e inclusive, l’identità di genere e l’anatomia.

L’esperienza si è rivelata anche un prezioso momento di costruzione di percorsi di solidarietà interculturale. Come ha sottolineato la partecipante lituana Kotryna Dirsytė (she/her): “Comprendere meglio orientamenti sessuali, relazioni e libera espressione di sé può aiutarci a promuovere pace, serenità e amicizia…”. I workshop, ospitati negli spazi inclusivi della comunità di Booq, hanno favorito la creazione di uno spazio veramente intersezionale di scambio e al rafforzamento delle capacità e solidarietà internazionale, contribuendo alla promozione del diritto universale a un’educazione sessuale e relazionale sicura, positiva e consapevole, arricchendo il bagaglio di strumenti di educazione non formale dell3 partecipanti e rafforzando il loro ruolo di promotor3 di empowerment emotivo e cambiamento positivo.

Arianna Ticani, partecipante italiana (they/them), ha così descritto l’esperienza: “Un punto di forza del progetto è stato il suo approccio intersezionale, che ho trovato particolarmente prezioso. Prendendo in considerazione identità ed esperienze diverse, questo metodo favorisce una comprensione più inclusiva e completa dell’educazione sessuale, che è fondamentale per creare un ambiente di apprendimento positivo ed empatico… Credo che questo progetto svolga un ruolo vitale nella costruzione di connessioni e nella sensibilizzazione dei diversi Paesi. Pone le basi per programmi di educazione sessuale più progressisti, inclusivi ed efficaci, in grado di rispondere alle esigenze di popolazioni diverse e di incoraggiare un cambiamento sociale più ampio”.

Love, said bell hooks, is: “a combination of care, commitment, knowledge, responsibility, respect and trust.” (All About Love).  And it was this very form of love that was collectively built and shared last week during All You Can Love, 7 days of training for 24 youth workers from Italy, Greece, Poland, Portugal, Lithuania and the Czech Republic about how to practise sexuality and relationships education with young people from LGBTQIA+ perspectives that deconstruct heteronormative models of power and inequality and bring non-normative relationships and non-conforming bodies to the centre of young people’s learning. 

“This project helped me to connect and empathise with people of all different backgrounds and places and motivated me to fight for the human rights of people of all sexualities and identities.” – Eugenio Musafiri (he/him), Italian participant

The dynamic learning journey trained youth workers in key areas of sexuality and relationships education, building their capacities to create brave and safer dialogues with young people from a rights-based perspective about controversial topics like protection from STIs and the deconstruction of STI related stigmatisation, safe and inclusive pleasure practices, gender identity and anatomy.  It was also a key moment of intercultural solidarity building for youth workers. As noted by Lithuanian participant Kotryna Dirsytė (she/her): “the ability to learn more about sexual orientations, relationships, and self-expression can help move us closer to peace, serenity and friendship…” Indeed, the week of workshops inside Booq’s wonderful community learning spaces led to the creation of a truly intersectional space of exchange, capacity building and international solidarity about everyone’s right to safe, sex positive and sensitive sexuality and relationships education and deeply enriched the participants’ ability to use non-formal educational as a tool for emotional empowerment and positive behavioural change. In the words of Arianna Ticani, Italian participant (they/them): “A key strength of the project was its intersectional approach, which I found especially valuable. By considering diverse identities and experiences, this method fosters a more inclusive and comprehensive understanding of sexual education, which is crucial in creating a positive, empathetic learning environment… I believe this project plays a vital role in building connections and raising awareness across countries. It sets the stage for more progressive, inclusive, and effective sexual education programs that can address the needs of diverse populations and encourage broader social change.”