È stato firmato la scorsa settimana a Strasburgo, dal presidente del Parlamento Europeo Martin Schulz, il documento nato dalla campagna di solidarietà intitolata “Siamo tutti mediterranei” promossa ed ospitata dalla Regione Siciliana. La carta è stata redatta a Palermo dai rappresentanti delle regioni europee mediterranee di Italia, Francia, Spagna, Grecia e Malta e chiede una diversa politica di solidarietà da parte dell’Europa nei confronti della regioni del sud del Mediterraneo impegnate nell’accoglienza dei migranti. Un meeting che prevede nuovi incontri nel corso dell’anno perché il dialogo aperto non rimanga soltanto isolato ma possa diventare una fucina di idee e soluzioni per consolidare il delicato equilibrio sul quale il Mediterraneo è poggiato. Perduta ormai la lingua franca del Mediterraneo, il Sabir – citato da Molière nel “Borghese gentiluomo”, il documento è stato compilato in lingua francese. Da una collaborazione fra Maghweb e l’associazione Forme la carta “Nous sommes tous méditerranéens” è stata tradotta in italiano. Vi proponiamo, qui in basso, la lettera nella traduzione di Margaux Bastien.
Campagna di solidarietà
«SIAMO TUTTI MEDITERRANEI»
I rappresentanti delle Regioni Mediterranee d’Europa si sono riuniti a Palermo il 18 e 19 maggio per lanciare la campagna “Siamo tutti Mediterranei” e discutere delle sfide legate alle migrazioni nel Mediterraneo.
Di fronte allo scandalo di migliaia di uomini, donne e bambini che naufragano nel Mediterraneo scappando dalla guerra, la miseria e gli estremismi, questa campagna mira a ricordare i valori dell’umanesimo sui quali si fonda il progetto comune europeo. L’Europa deve rispondere a questa emergenza umanitaria posta dai migranti, assicurando il loro soccorso in mare a la loro accoglienza in condizioni dignitose.
Le autorità regionali e locali sono i prima linea senza disporre, per questo, delle risorse e dei mezzi appropriati; sopportano spesso la responsabilità umana, finanziaria e tecnica per salvare delle vite ed accompagnare i migranti nel loro inserimento economico e sociale; tendono la mano a queste persone che rischiano la loro vita, indipendentemente della loro religione, dal colore della pelle o dalla loro origine.
Le collettività territoriali chiedono alle istituzioni europee di definire una politica mediterranea seria che prenda in considerazione la gestione dei flussi migratori e risponda alle sfide della comunità di destinazione che lega i popoli del Mediterraneo.
Questa politica deve comprendere il diritto d’asilo, la lotta congiunta contro le rete di scafisti, un sistema di inserimento dei migranti fondata su una responsabilità condivisa, una gestione durevole dei centri di accoglienza, l’aiuto all’integrazione, la lotta contro il terrorismo e la promozione dei valori democratici. Per contribuire ad un Mediterraneo di pace, di prosperità e di coesione
L’Europa deve sviluppare ulteriormente la cooperazione delle forze di polizia e giudiziaria assieme ai Paesi considerati zone di crisi, i suoi immediati vicini ed i Paesi di transito dei flussi migratori, promuovendo una cooperazione territoriale decentralizzata mirando così ad accompagnare le popolazioni mediterranee nella loro ricerca di sviluppo.
Più che mai, le popolazioni del Mediterraneo devono esprimere la loro solidarietà ed unire le loro voci per fare avanzare l’Europa sul cammino dei suoi valori.
La presente campagna di sensibilizzazione « Siamo tutti Mediterranei » si fonda sui valori di solidarietà, di dialogo interculturale e interreligioso, d’integrazione socio-economica, di partecipazione cittadina attiva e di cooperazione, di lotta contro i razzismi, gli etnocentrismi e la xenofobia.
Firmate la petizione popolare, scaricate e diffondete il logo della campagna “Siamo tutti Mediterranei” in tutte le vostre comunicazioni!