Un esercizio che portiamo avanti con rigore da un po’ di tempo è quello di osservare lo spazio urbano in modo critico e curioso cercando di cogliere relazioni, mancanze e buone pratiche sul modo che hanno le donne di vivere la città e su come, proprio le donne, vengano comunemente rappresentate negli spazi pubblici.
Lo scorso dicembre 2020, gli spazi delle più grandi città italiane, Palermo inclusa, sono stati tappezzati di messaggi scorretti, tendenziosi ed esagerati sull’uso della pillola abortiva RU-486, facendo leva sulle paure e sulla carenza di informazioni attorno al tema dell’aborto. Come molte altre persone in tutta Italia, anche noi abbiamo ritenuto inaccettabile questa campagna, promossa dalla Onlus anti-abortista Pro Vita e Famiglia, i cui contenuti hanno contribuito a promuovere la disinformazione sull’aborto, argomento tanto delicato quanto intriso ancora di tabù.
Di fronte a una campagna disinformativa di portata nazionale, non potevamo stare fermə a guardare, quindi ci siamo attivatə lanciando un messaggio che è partito da Palermo ed è arrivato fino al Nord Italia: Il veleno non è la pillola abortiva, ma la disinformazione che mette a rischio la salute e la vita della donna.
Diffondere un’informazione libera, corretta, puntuale e scientifica, capace di aiutare le donne ad avere piena consapevolezza del proprio corpo, delle proprie scelte e degli strumenti che la scienza ha messo a nostra disposizione, è il nostro obiettivo generale.
Per questo ci muoviamo dalle piazze virtuali alle piazze fisiche, da Sud a Nord, raccogliendo e diffondendo testimonianze di espertə, affiggendo i nostri manifesti, rendendoli aperti e disponibili a tuttə coloro che vogliono ridisegnare lo spazio pubblico delle proprie città, per difendere un diritto per il quale hanno lottato intere generazioni di donne: il diritto all’aborto.
Per saperne di più sulla nostra contro-campagna, per prenderne parte o per informarti sul tema dell’aborto, visita il nostro sito Non è un veleno.
Ridisegna con noi lo spazio pubblico: