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l razzismo non è un punto di vista, ma un crimine”, intervista all’autrice
Valentina Vivona

È uscito in questi giorni il libro di Valentina Vivona dal titolo “Il razzismo non è un punto di vista, ma un crimine”.

Valentina Vivona è psicologa dello SPRAR e componente del Consiglio Direttivo della ONLUS Mete. Mete è una associazione siciliana, presieduta da Giorgia Butera, molta attiva sul territorio, ed operante nell’ambito della promozione e tutela dei diritti umani a livello internazionale.

L’associazione principalmente si occupa di promuovere la cultura della pace, la tutela dei diritti umani, il rispetto e dignità della persona, abbattendo le discriminazioni senza distinzione di genere. Mete ha organizzato nel corso del tempo diverse campagne, eventi, manifestazioni e iniziative incentrate sulle tematiche sopra ricordate quali il rispetto dei diritti umani, l’integrazione e la convivenza civile.

Il razzismo non è un punto di vista, ma un crimine” è descritto come un viaggio nel viaggio. L’autrice viaggia ed esplora le storie di vita e di viaggio dei giovani che lasciano le loro case per raggiungere luoghi dove, credono, gli sia ancora concessa la possibilità di sperare in un futuro migliore.

Il libro vede una prima parte incentrata sui racconti di alcuni ragazzi ospiti dello SPRAR in cui la Valentina Vivona lavora come psicologa, la seconda parte del libro è dedicata, invece, alle ingiustizie sociali e al tema della violazione dei diritti umani.

Maghweb ha contattato l’autrice del libro, durante una piacevole chiacchierata le abbiamo chiesto di commentare l’opera scegliendo una tematica in particolare e di dare un parere sulla situazione del razzismo in Italia e a Palermo nello specifico.

“Tra le tematiche toccate nel libro è difficile sceglierne una –afferma Valentina Vivona– perché tutte forti e toccanti.  Le vivo di riflesso, talvolta molto da vicino e sempre mi suscitano una qualche forma di sofferenza ma, al contempo, stimolano in me riflessioni molto profonde. Di certo però è il concetto di ‘humanitas’ che più rappresenta ciò che sento e che motiva la necessità di mettere nero su bianco i miei pensieri, perché accanto alle innumerevoli brutture che travolgono la mia, e la nostra, quotidianità ci sono altrettante bellezze capaci di affrancarci. Il sentimento di umanità c’è, basta riconoscerlo e farlo proprio. La nostra anima potrà essercene grata”.

Come affrontare la piaga del razzismo? Valentina Vivona risponde anche a questo: “Il razzismo è un fenomeno molto ampio e comune nella storia. Sarebbe stupido demonizzarlo senza considerare l’impalcatura sociale, storico, culturale ove si origina. Spesso i ragazzi con i quali lavoro mi riportano episodi che facilmente potrebbero guadagnarsi l’etichetta di razzismo ma sono anche molte le dimostrazioni di solidarietà e affetto. Non saprei dire se l’Italia, la Sicilia o la mia Palermo sono razziste. Quel che so è che timori, dogane, barriere, lucchetti e, persino, muri continuano a esistere. Ahinoi purtroppo esistono”.

Il razzismo non è un punto di vista, ma un crimine” di Valentina Vivona è sicuramente un libro che dovrebbe entrare nelle nostre librerie, va letto, anzi divorato, per aprirci gli occhi sul razzismo, piaga di cui spesso parliamo ma che ora è il momento di debellare.