Mentre continuano a cadere nell’oblio i bandi della Regione Siciliana i giovani dell’isola si attrezzano evitando di attendere invano Godot. Tranne che nelle istituzioni, la Sicilia dimostra di essere più che europea proprio nei suoi cittadini che guardano all’Unione già da anni per proporre progetti e attrarre fondi che possano dare la possibilità di sviluppare idee concretamente, scongiurando in questo modo l’atrofia celebrale e mostrando fervente attività sinaptica. La Sicilia, secondo i risultati appena resi noti dall’Agenzia Nazionale Giovani, è la regione con il più alto numero di proposte approvate nell’ultima chiamata Erasmus Plus, programma finanziato dalla Commissione Europea. Questo condensa al suo interno tutti i finanziamenti dell’UE che riguardano: formazione, gioventù e sport; tutto il programma di apprendimento permanente che prima era rappresentato da Erasmus, Leonardo da Vinci, Comenius e Grundtvig; Gioventù in Azione e 5 differenti programmi di cooperazione internazionale. I contributi che l’Agenzia Nazionale Giovani elargirà si riferiscono, nello specifico, a tre sole chiavi d’azione del programma: la Key Action 1 dedicata alla mobilità individuale finalizzata all’apprendimento, la seconda che finanzia progetti per la cooperazione in materia di innovazione e scambio di buone pratiche all’interno dei paesi UE e la terza a sostegno di progetti per la riforma delle politiche (KA3).
Sono quarantasette le proposte siciliane che riceveranno una dotazione finanziaria complessiva di oltre un milione e centomila euro. Fondi che permetteranno di sviluppare quarantacinque proposte in ambito KA1 ed una proposta per parte nelle altre due azioni chiave. Le proposte dell’isola hanno attratto un ammontare quasi doppio rispetto al Lazio ed il Veneto che si sono fermati a seicentosessanta e seicentomila euro. Fra le province siciliane spicca la posizione di rilievo occupata da Palermo, dove sono state approvate 30 proposte progettuali alle quali andranno più di settecentomila euro, al secondo posto c’è la provincia di Messina con poco meno di duecentomila euro spalmati su otto progetti, quindi Catania con tre proposte approvate, due KA1 ed una KA3. Spiccano, per la provincia di Caltanissetta, due progetti vinti a Mussomeli dall’Associazione Culturale Strauss; altri due in provincia di Trapani: uno a Gibellina, l’altro ad Erice; per la provincia di Ragusa un progetto è stato approvato a Modica mentre per Agrigento uno verrà realizzato a Favara. Restano a bocca asciutta le province di Enna e Siracusa.
In trentasei casi su quarantasette a dare vita a queste iniziative, per lo più scambi giovanili basati sull’educazione non formale, saranno realtà associative. Su tutte spicca l’operato del Centro Studi ed Iniziative Europeo (Cesie) in provincia di Palermo che porterà in Sicilia decine di ragazzi da tutta Europa gestendo un budget di oltre duecentomila euro. Interessante il dato che emerge soprattutto dalla provincia di Messina dove quattro piccoli comuni (Antillo, Nizza di Sicilia, Roccavaldina e Torregrotta) hanno ricevuto un sì dall’Agenzia Nazionale Giovani, a questi si aggiungono Montemaggiore di Belsito e Geraci Siculo nel palermitano. Saranno cinque, infine, i progetti che saranno gestiti da gruppi informali in Sicilia ovvero realtà ancora non costituite in nessuna forma associativa ma formate da giovani che hanno autonomamente presentato una proposta per questa tornata di ottobre appena valutata. Prossimo appuntamento con le scadenze sarà il quattro di febbraio termine entro il quale sarà nuovamente possibile presentare nuovi progetti per le tre chiavi d’azione dell’Erasmus Plus dedicate al settore gioventù.