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Oggi la Camera ha approvato in via definitiva la legge per la protezione dei minori stranieri non accompagnati. Il testo è stato approvato a Montecitorio con 375 voti a favore, 13 contrari e 41 astenuti. In base alla nuova legge i minorenni che arriveranno in Italia senza una famiglia non potranno più essere respinti.

Secondo le stime di “Save the Children”, nel 2016 più di 25.800 minori, tra cui anche bambini con meno di dieci anni di età, sono arrivati in Italia via mare senza genitori o figure adulte di riferimento, più del doppio rispetto al 2015 quando erano stati 12.360. Dall’inizio dell’anno, inoltre, sono arrivati più di 3.360 minori, di cui almeno tremila non accompagnati.

Ma quali sono, nello specifico, le modifiche più importanti che il nuovo testo di legge apporta nel nostro ordinamento?

Innanzitutto, per la prima volta verranno disciplinate per legge modalità e procedure di accertamento dell’età e dell’identificazione che saranno quindi uniformi per tutto il territorio nazionale. Prima dell’approvazione del disegno di legge non esisteva, infatti, un provvedimento di attribuzione dell’età, che d’ora in poi sarà invece notificato sia al minore sia al tutore provvisorio, assicurando così anche la possibilità di ricorso. È garantita inoltre maggiore assistenza, essendo prevista la presenza di mediatori culturali durante tutta la procedura. Verrà, inoltre, regolato il sistema di accoglienza integrato tra strutture di prima accoglienza dedicate esclusivamente ai minori (all’interno delle quali i minori potranno risiedere non più di trenta giorni) e sistema di protezione per richiedenti asilo e minori non accompagnati (Sprar), con strutture diffuse su tutto il territorio nazionale, che la legge estende ai minori stranieri non accompagnati. Non esisteranno più i permessi di soggiorno usati per consuetudine o mai usati, come per esempio il permesso di soggiorno per affidamento, attesa affidamento, integrazione del minore ma si farà riferimento soltanto ai permessi di soggiorno per minore età e per motivi familiari, qualora il minore non accompagnato sia sottoposto a tutela o sia in affidamento. Il minore potrà richiedere direttamente il permesso di soggiorno alla questura competente, anche in assenza della nomina del tutore.

Altro aspetto importante è quello che prevede l’istituzione di un elenco di possibili tutori. Entro tre mesi dalla data di entrata in vigore della legge, infatti, ogni tribunale per i minorenni dovrà istituire un elenco di “tutori volontari” disponibili ad assumere la tutela anche dei minori stranieri non accompagnati per assicurare a ogni minore una figura adulta di riferimento adeguatamente formata. La legge sottolinea l’opportunità di favorire l’affidamento ad una famiglia piuttosto che perseguire la strada dell’accoglienza nelle diverse strutture. La legge introdurrà anche maggiori tutele per quanto concerne il diritto all’istruzione e alla salute, con misure che superano gli impedimenti burocratici che negli anni non hanno consentito ai minori non accompagnati di esercitare in pieno questi diritti. Esempi in tal senso sono la possibilità di procedere all’iscrizione al servizio sanitario nazionale, anche prima della nomina del tutore e l’attivazione di specifiche convenzioni per l’apprendistato, nonché la possibilità di acquisire i titoli conclusivi dei corsi di studio, anche quando, al compimento della maggiore età, non si possieda ancora un permesso di soggiorno. È prevista infine la possibilità, esercitata al momento sulla base di un vecchio decreto, di assistere i neomaggiorenni fino ai 21 anni di età qualora si ritenga necessario un percorso più lungo di integrazione in Italia.

Per quanto riguarda l’aspetto giudiziario, per la prima volta verrà garantito il diritto all’assistenza legale che si concretizzerà nella possibilità di avvalersi del gratuito patrocinio a spese dello Stato. Sul fronte della cooperazione internazionale, con il nuovo testo,  viene ulteriormente sancito l’impegno dell’Italia nel favorire tra i paesi un approccio integrato per la tutela e la protezione dei minori.

La nuova legge, dunque, migliora il grado di tutela per i minorenni stranieri che arrivano in Italia senza famiglia, con tutte le conseguenze del caso per quanto riguarda l’integrazione e l’inizio di una nuova vita. Possiamo solo augurarci che al testo di legge seguano i fatti.