Avrete già sentito parlare della Startup Weekend a Palermo. E se così non fosse vi diciamo subito che si tratta di una grande opportunità di tradurre in progetti tangibili delle idee, un’occasione imperdibile per tutti coloro che vogliono realmente passare dalle parole ai fatti. Startup Weekend è anche un momento importante per tutte quelle startup alla ricerca di persone valide per ampliare il proprio team oltre che una buona chance per incontrare soggetti alla crescita, come ad esempio investitori e partner. Il format dell’evento è “Made in United States” ed ogni weekend in tutto il mondo prendono forma circa 200 eventi.
È consigliabile immaginare questo evento come un grande laboratorio che al suo interno è in grado di fare incontrare persone con esperienze e formazione diverse ma unite dalla condivisione di uno stesso sogno: concretizzare un progetto.
Quest’anno la differenza sostanziale ed essenziale rispetto alle scorse edizioni è che l’intero evento sarà dedicato alle donne, tanto da aver modificato il nome in Sturtup Weekend Women Edition.
L’incontro avrà una durata complessiva di 54 ore, dal pomeriggio di venerdì 22 gennaio alla sera della domenica 24, e tutto si svolgerà all’interno del Consorzio Arca, l’incubatore di imprese dell’Università degli Studi di Palermo. Le figure coinvolte saranno: sviluppatori, designer, esperti di business e marketing, product manager e in generale tutti coloro che nutrono interesse per il mondo del web, del mobile, dell’IT e dell’innovazione in genere.
Startup Weekend Women Edition non si limiterà semplicemente a fare incontrare idee e sviluppatori ma prevederà anche meeting con personalità di imprese già avviate dalle quali poter ricevere feedback e buone prassi, ma anche investitori alla continua ricerca di progetti interessanti.
La peculiarità di questa edizione, come già accennato prima, è il suo incentrarsi su tutte le donne che vogliono fare impresa.
Ci racconta Serena Tudisco, una delle organizzatrici dell’evento: “Startup Weekend Women Edition non rappresenta un manifesto femminista ma semplicemente vuole dare il suo contributo, nel territorio siciliano, per fare crescere una maggiore consapevolezza nelle donne, che a volte non ci provano soltanto perché sono tali.”
C’è un’ultima domanda che lanciamo a Serena, quella legata al simbolo di questo evento: Perché Wonder Woman? La risposta lancia un messaggio forte sul quale riflettere: “Perché siamo delle donne meravigliose, o meglio: spesso non ci rendiamo conto che abbiamo davvero dei superpoteri con i quali poter affrontare la vita di ogni giorno. Sappiamo, sulla nostra pelle, quanto possa essere un po’ più lontana la meta, a causa di vetusti pregiudizi che anche noi stesse ci portiamo dentro, inconsapevolmente. Attraverso Wonder Woman – prosegue Serena – vogliamo scardinare un sistema ormai lontano, anacronistico ma che in Sicilia purtroppo ancora trova tristi conferme, come l’essere la regione con il tasso più alto di disoccupazione femminile”.
Una donna può essere ciò che vuole. Così, il nostro augurio è che tutte voi vi sentiate un po’ Wonder Woman, almeno una volta al giorno.