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Juan Felipe Rubio - FlickrCCNelle strade di Bogotà – capitale della Colombia – circolano quasi un milione e trecento mila auto. Un numero che in dieci anni – dal 2002 al 2012 – è quasi triplicato, e a cui va aggiunto l’incremento degli autobus – da 3.600 a 13.600 – e quello delle moto, che va moltiplicato per venti. Tutti questi numeri ci dicono che a Bogotà in media si sta 72 minuti al giorno in mezzo al traffico e che in America Latina tre persone su quattro muoiono ogni anno per malattie croniche respiratorie dovute all’inquinamento e ad uno stile di vita sedentario.

Una prima risposta a questi numeri è stata individuata. Ha due ruote, una sella, due pedali ed è spinta dal solo motore delle gambe. Il governo locale di Bogotà ha capito che per ridurre il numero di veicoli in circolazione, le ore in mezzo al traffico e l’inquinamento nell’aria, c’è da incentivare l’utilizzo della bicicletta. E per farlo ha investito 50 milioni di dollari per la costruzione e la manutenzione di 344 chilometri di piste ciclabili. Il progetto si chiama CicloRutas, è il più esteso dell’America Latina ed è stato sviluppato nel 1995 dall’amministrazione dell’allora sindaco Mockus. Fa parte di un più ampio programma di infrastrutture pensate ad hoc per offrire spazi e alternative agli oltre 8 milioni di abitanti che affollano ogni giorno le strade della metropoli colombiana. Quasi un milione e mezzo di loro ogni domenica si ritrova ad esempio nelle Ciclovía, aree chiuse al traffico e aperte a pedoni e ciclisti che costano alle casse comunali 1,7 milioni di dollari all’anno. Poi ci sono i 463 milioni di passeggeri che ogni anno viaggiano sul TransMilenio, un bus che viaggia su corsie preferenziali, e le palestre all’aperto dislocate in sei parchi pubblici e completamente gratuite.

La Banca Mondiale ha analizzato queste politiche infrastrutturali e di promozione sociale e in un report ne ha pubblicato gli effetti sulla spesa pubblica. Intanto va detto che il 70% dei ciclisti che utilizzano le CicloRutas dichiarano di utilizzare le piste ciclabili più di cinque volte a settimana. Il 73% dichiara di farlo perché la bici rappresenta un mezzo di trasporto più rapido rispetto ai veicoli a motore, mentre il 13% prende la bici perché ne riconosce gli effetti benefici sulla propria salute. Ma un dato mostra come si tratti di un progetto che funziona sotto ogni aspetto, sociale ed economico. Per ogni dollaro investito dall’amministrazione comunale per le CicloRutas, si risparmiano quasi tre dollari in spesa sanitaria pubblica. A riprova del fatto che pedalare fa bene davvero proprio a tutti.

 

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