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Come rafforzare l’offerta culturale, soprattutto nel campo delle arti visive, e il ruolo dell3 giovani come protagonist3 dello sviluppo culturale nelle aree interne e nei piccoli centri? In che modo la cultura può essere il motore per un rinnovato impegno sociale? Quali strategie possono valorizzare le manifestazioni esistenti o dar vita a nuove iniziative dove oggi mancano? Queste domande stanno guidando le azioni del progetto Bright Lights, che da quasi un anno promuove la partecipazione e lo scambio tra due gruppi giovani residenti a Palazzo Adriano, piccolo comune dell’entroterra siciliano, e nella provincia della Bassa Slesia, in Polonia. Alla base delle iniziative proposte rendere la cultura un catalizzatore di partecipazione per le comunità delle aree interne e a rischio di spopolamento.

Dopo una prima esperienza di mobilità in Polonia e alcuni eventi organizzati nei territori coinvolti, l3 partecipanti al progetto coordinato da Maghweb, e sviluppato in collaborazione con la Wrocławska Fundacja Filmowa, si sono ritrovat3 a Palazzo Adriano per un’intensa settimana di attività. L’idea condivisa dal gruppo di giovani è che un rilancio delle aree interne passa anche dall’attivismo culturale: con la creazione di nuovi spazi di aggregazione, il rafforzamento dell’identità di festival ed eventi già radicati, e l’ideazione di residenze artistiche o percorsi formativi pensati non solo per attrarre visitatori, ma soprattutto per dare ai giovani ragioni per rimanere o tornare nei loro paesi d’origine.

Palazzo Adriano, noto come location del celebre film Nuovo Cinema Paradiso e luogo capace di stupire per la sua vivacità e creatività, ha ospitato questo scambio di idee e visioni ed è stato ancora una volta una “casa” accogliente: grazie all’associazione Ingegni, che ha messo a disposizione la propria sede, al Comune di Palazzo Adriano, che ha offerto spazi museali per incontri e workshop, e alle famiglie locali, l3 partecipanti hanno potuto conoscere da vicino la vita del borgo, dalle attività culturali alla raccolta delle olive, vivendo un’esperienza immersiva nella tradizione agricola del luogo. Il progetto ha coinvolto anche l3 abitanti: tant3 si sono avvicinat3 chiedendo informazioni e partecipando agli eventi, mentre la piazza, con i suoi circoli culturali e luoghi di ritrovo, è diventata luogo di incontro e punto di riferimento quotidiano, ma anche punto di partenza per la scoperta del territorio circostante.

Tra le tappe del viaggio anche Corleone e il suo CIDMA, il Museo Internazionale della Mafia e dell’Antimafia che conserva le copie conformi e uniche al mondo dei faldoni del Maxi Processo, un luogo che ogni anno accoglie centinaia di studios3 e ricercator3 da tutto il mondo, interessat3 all’approfondimento del fenomeno mafioso; Santo Stefano Quisquina e i luoghi del progetto “Di acqua e di terra”, grazie al quale la comunità ha mappato e riscoperto le tante sorgenti nascoste nel verde incontaminato del territorio rendendole visitabili e fruibili; e ancora, la Fattoria dell’Arte realizzata dell’artista pastore Lorenzo Reina, sede di eventi culturali e struttura espositiva a cielo aperto, dove ha costruito la sua opera più importante, il Teatro Andromeda: un’opera realizzata in oltre quarant’anni, i cui muri a secco ricordano i recinti degli ovili e le cui sedute replicano la disposizione degli astri della costellazione di Andromeda. Una visita indimenticabile, preceduta dalla proiezione, aperta alla comunità di Palazzo Adriano, di “Pietra Pesante”, film del regista Davide Gambino sulla parabola di Reina, che dai pascoli giunge alla scultura, per sfociare nella Land-Art con la costruzione del suo personalissimo Teatro. E infine Prizzi, dove guidato dall’associazione Sikanamente il gruppo si è inoltrato tra i vicoli antichi del paese per scoprirne le origini prima sicane, poi greche, e le successive influenze di romani, bizantini, arabi e normanni che si sono susseguiti, e per conoscere l’impatto di un’esperienza di promozione culturale e delle tradizioni che dal centro della Sicilia ogni giorno incontra il mondo.

Esperienze e incontri preziosi che hanno reso tangibile come la cultura possa essere un forte strumento di inclusione, contribuendo a creare nuove occasioni di scambio e sviluppo proprio a partire da attività creative e innovative.