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Come si adottano abitudini consapevoli e critiche senza rinunciare allo shopping e alla tua passione per la moda? Risponde la community Vesto Green con una serie di domande e informazioni che ci possono aiutare a valutare la sostenibilità delle nostre scelte di acquisto di capi d’abbigliamento. 

Le materie prime
Quali sono le materie prime, le fibre del tessuto del capo che stai per comprare? Se il tessuto del capo è sintetico, come il poliestere, probabilmente deriva dai combustibili fossili come il petrolio, che rappresentano, insieme al carbone, i materiali più inquinanti per l’ambiente. Invece i tessuti naturali come il cotone, il lino e il bambù provengono direttamente dalle piante e sono quindi decisamente più sostenibili e durevoli. 

Il processo di produzione
Com’è stato prodotto il tuo capo e da chi? Se stai comprando un prodotto di “fast fashion” da negozi di grandi brand multinazionali, che cambiano spesso le proprie collezioni, il tuo capo sarà stato prodotto insieme a mille altri in pochissimo tempo e avrà probabilmente comportato: l’uso intensivo di acqua (un solo paio di jeans  richiede 10,000 litri di acqua); lavoro sotto sfruttamento (per esempio in alcune fabbriche una giornata lavorativa media oscilla tra le 10 e le 18 ore); lavoro sottopagato (meno del 2% delle persone che fabbricano vestiti guadagnano un salario minimo).  Se invece scegli di prendere un capo da negozi promotori di “slow fashion”  o negozi locali e artigianali, i processi di produzione rispettano criteri etici sostenibili: l’uso di tessuti organici; processi a emissioni zero; pratiche di lavoro fair trade; l’uso ridotto di acqua (per esempio, la coltivazione organica di cotone utilizza 81% meno acqua rispetto a coltivazione di materiali sintetici). 

Il viaggio
Da dove viene il tuo capo e quanto è lontano da dove vivi tu? Il mezzo di trasporto più comune dei vestiti, così come per il 90% dei prodotti del mondo, è la nave, che brucia carburante di bassa qualità, inquinando 1000 volte di più del diesel usato nei camion. Facci caso e considera di scegliere vestiti prodotti e manufatti a livello locale o vestiti di seconda mano che fanno già parte di economie circolari nel tuo contesto di vita. 

La fine (o…un nuovo inizio!)
Dove finirà il tuo capo? 92 milioni tonnellate di vestiti prodotti da grandi brand fast fashion finiscono rigettati in discariche di rifiuti ogni anno. Ma un capo può avere tante vite: non buttarlo! Riutilizza, ricicla, refashion. Le “R” cardinali dell’economia circolare vanno implementate e praticate da tutt3 per contrastare e trasformare una cultura di spreco che allo stato attuale ricicla e riusa solo il 20% dei tessuti. 

Vesto Green è un progetto di partecipazione giovanile ideato da Maghweb realizzato nell’ambito del programma Erasmus+ e sostenuta dall’Agenzia italiana per la gioventù per coinvolgere la comunità in un percorso di sensibilizzazione e acquisizione di consapevolezza rispetto al tema dell’economia circolare applicata al settore della moda.