La sera del 7 giugno piazza Mediterraneo, ex discarica abusiva di quartiere recuperata e strappata all’incuria, si è vestita a festa per l’inaugurazione dell’VIII edizione del Mediterraneo Antirazzista. La piazza ha ballato e gioito con le note del gruppo ‘Acqui Cavuri’ e sotto i colpi di DJ Ajde. Affluenza da grande evento, a conferma che Palermo e Ballarò vogliono momenti come questi, cercano la convivialità tipica di queste occasioni. Maghweb era presente ed ha aperto le danze con la presentazione di un video dedicato alla manifestazione sportiva. Abbiamo raccontato il Mediterraneo Antirazzista per immagini ed attraverso la voce dei suoi organizzatori, di coloro che da ormai 8 anni si spendono, senza remore, per garantire la sopravvivenza di tale progetto.
Il Mediterraneo Antirazzista è più che un semplice torneo sportivo, è un percorso di inclusione sociale che in questi anni ha coinvolto un numero straordinario di partecipanti, ha creato relazioni, ha dato svago e leggerezza ad una città spesso appesantita dalla sua stessa essenza. In questi anni è stato sdoganato, ha varcato i confini urbani per diventare a tutti gli effetti una manifestazione di profilo nazionale, con qualche tappa anche fuori dall’Italia. Anche quest’anno sono stati tanti gli appuntamenti disseminati su tutto il territorio nazionale: Milano, Lampedusa, Napoli, Roma, Genova, Catania, oltre l’atteso e frequentato tour della manifestazione correlata ‘Sport Popolare in Spazio pubblico’ che ha passeggiato, palla al piede, tra i quartieri Borgo Vecchio, Ballarò, Kalsa, Cep e Zen. Lo slogan che accompagnerà questa edizione del Mediterraneo Antirazzista è nato, come ogni anno, dal basso, e recita “La città è di chi se la gioca”, ed anche noi vogliamo giocarcela, col sorriso e tanta voglia di espellere tossine, quelle tossine che oggi si chiamano esclusione sociale, razzismo e barriere precostituite, quei mali che ci sfiancano e che vengono alimentati da falsi spauracchi, come quello di una nuova e imminente ‘invasione barbarica’. Da poco si è chiusa la stagione calcistica ufficiale, quella del calcio da vetrina, piena di lustrini e paillettes, dei multimiliardari e dei 22 inarrivabili che possiamo solo ammirare in televisione. Noi siamo lieti, insieme a tutti coloro che tengono in vita il Mediterraneo Antirazzista, di dare il calcio d’inizio alla stagione del calcio vero, fatto di campetti polverosi, strutture inesistenti, fatica, sudore ma l’estremo piacere goliardico del giocarsela sempre e fino alla fine.
Per informazioni su come partecipare, luoghi, date e futuri eventi, vi consigliamo di consultare il sito internet o la pagina Facebook dell’organizzazione